Portfolio Payload

Tutto il necessario per esplorare al meglio lo spazio profondo

Possiamo contare su un bagaglio importante di ore di volo al fianco della Stazione Spaziale Internazionale, e anche per questo i nostri payloads sono il giusto mix di tecnologia avanzata e attenzione a tutte le esigenze di comfort degli esploratori spaziali.

Grazie a questa esperienza ci è stato assegnato dall’Agenzia Spaziale Italiana il compito di sovrintendere a tutti i payload italiani diretti alla ISS: merito, oltre che dell’esperienza, anche della nostra competenza per quanto riguarda i sistemi di controllo termico e nello sviluppo e integrazione di applicazioni, sia spaziali sia terrestri.

ARTE

Nel 2014 abbiamo iniziato la progettazione di ARTE (Advanced Research for passive Thermal Exchange), uno strumento per migliorare i test e approfondire l’indagine delle performance delle heat-pipe in condizione di microgravità. Anche in questo caso, abbiamo lavorato sulla Stazione Spaziale Internazionale. 

Le heat-pipe consentono di spostare calore in maniera molto efficace da un punto caldo ad uno freddo, sfruttando solo principi fisici quali la capillarità e il cambiamento di fase del fluido di lavoro: studiarne il comportamento in microgravità consente di sviluppare sistemi ottimizzati per applicazioni spaziali.

Abbiamo presentato la documentazione richiesta al Safety Panel della NASA dopo 15 mesi di intenso lavoro, e il 4 aprile 2016 l’astronauta americano Timothy Kopra ha condotto con successo un test al bordo della ISS.

Il nostro esperimento ARTE è stato usato anche da Paolo Nespoli durante la missione VITA e in questa occasione, il 14 settembre 2017, il nostro Mission Control Centre ha fornito supporto in tempo reale in collegamento con il centro di controllo della NASA.

ISSPRESSO

Il primo espresso nello spazio è nato dalla nostra collaborazione con Lavazza. Abbiamo lavorato assieme, collaborando con l’ASI, per portare l’autentico espresso italiano direttamente nello spazio, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS)

E così, dopo 18 mesi di lavoro per realizzare ISSpresso, Samantha Cristoforetti ha bevuto il suo primo caffè nello spazio il 3 maggio 2015.

Anche Paolo Nespoli ha testato con successo ISSpresso il 30 settembre 2017, durante la Giornata Internazionale del Caffè, per una piacevolissima pausa nello spazio.